"Doppiobis" vuole essere un vero e proprio "excursus psichico di due Pianisti" cos? come il sottotitolo indica : due artisti impegnati in duo per dar corpo a quella "famigerata arte a 4 mani" cos? difficile da attuare nella concreta vita di un artistica consapevole, in qualche modo, di s?. Due artisti l’uno di fronte all’altro, l’uno specchio dell’altro, complici e avversari al tempo stesso, devono eseguire una partitura guizzante e tenebrosa, massiccia di suono e stridente di ritmo, in cui i due pianoforti si sovrappongono e si sfalsano continuamente un materiale sonoro univoco e fortemente connotato. Posso parlare ancora di musica? Forse ? probabile di si, ma consiglierei, del tutto disinteressatamente, di "truccare un p? l’anima" prima di eseguire questo pezzo.

Andrea Verrengia